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Il Governo grigionese ha obbligato le Officine Idroelettriche di Mesolcina (OIM) a migliorare la situazione dei deflussi residuali nella Moesa attraverso una modifica della portata di dotazione alla captazione Curina. Ciò comporterà per la piana di Pian San Giacomo una preziosa valorizzazione ittica.

Le OIM dispongono di concessioni di diritti d'acqua che conferiscono loro il diritto di sfruttare le forze idriche della Calancasca e della Moesa, come pure dei loro affluenti nell'alta Mesolcina, per ricavarne energia elettrica. Per questa ragione gestiscono complessivamente dieci prelievi d'acqua. La legge federale sulla protezione delle acque impone alle società idroelettriche di risanare a valle i corsi d'acqua sfruttati, nella misura in cui non si arrechi ai diritti esistenti di sfruttamento delle acque un pregiudizio tale da giustificare il versamento di un'indennità. A conclusione di ampi accertamenti, il Governo ha stabilito le misure necessarie in questo caso e ha obbligato le OIM ha immettere nella Moesa dalla captazione Curina una quantità d'acqua pari a 4'734 mio. di metri cubi all'anno.

Miglioramento della situazione dei deflussi nella Moesa
Il tratto della Moesa più importante per la pesca si trova tra la captazione Curina e Andana, nella piana di Pian San Giacomo. Con la portata di dotazione ordinata, si intende riattivare il potenziale della Moesa quale zona di riproduzione per la trota fario in questa zona piana.

Accurata ponderazione degli interessi
Il risanamento dei deflussi residuali si trova al centro di interessi diversi. Mentre dal punto di vista dell'ecologia delle acque, della pesca e naturalistico i prelievi di acqua vanno contenuti a un livello minimo, per motivi di protezione del clima, di sfruttamento razionale dell'energia e di approvvigionamento energetico vi sono anche importanti interessi alla minor limitazione possibile della produzione di energia idroelettrica. Nella propria decisione, il Governo ha proceduto a un'accurata ponderazione degli interessi e ha disposto una misura di risanamento sostenibile per tutti gli interessati. Il nuovo deflusso residuale stabilito significa per le OIM una diminuzione del ricavo pari al 5 percento.

Niente misure soggette a indennizzi
Il Governo ha rinunciato a misure di risanamento che avrebbero provocato un obbligo di indennizzo nei confronti delle OIM. Né lungo la Moesa, né lungo la Calancasca, i prelievi d'acqua influenzano paesaggi o biotopi inventariati in misura tale da rendere necessaria la disposizione di misure di risanamento più severe di assoluta priorità.

Nei Grigioni circa un quarto dei prelievi d'acqua soddisfa le nuove condizioni
La legge federale sulla protezione delle acque esige che vengano esaminati tutti i prelievi d'acqua esistenti. Eventuali misure di risanamento andranno attuate entro il 2012. Dall'entrata in vigore della legge federale sulla protezione delle acque, dei 218 prelievi d'acqua esaminati nel Cantone dei Grigioni già 50 sono stati adeguati alle nuove disposizioni del diritto in materia di protezione dell'ambiente nel corso di nuove concessioni o nell'ambito di altre procedure relative ai diritti d'acqua. Le esperienze fatte con il risanamento dei deflussi residuali delle OIM confluiranno poi nell'elaborazione dei casi ancora in sospeso.

Persone di riferimento:
- Consigliere di Stato Stefan Engler, Direttore del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste, tel. 081 257 36 01
- Alberto Crameri, segretario di concetto del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste, tel. 081 257 36 11


Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni
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