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Per attuare il nuovo diritto in materia di protezione dei minori e degli adulti nel Cantone dei Grigioni, il Governo grigionese ha aperto la procedura di consultazione per una revisione parziale della legge d'introduzione al Codice civile svizzero. Il punto chiave del progetto è costituito dalla creazione di una nuova autorità cantonale di protezione dei minori e degli adulti, con sedi distaccate. Questa autorità sostituirà le attuali autorità tutorie. Gli uffici dei tutori d'ufficio, chiamati in futuro uffici dei curatori professionali, dovranno essere gestiti dalle corporazioni regionali fino alla conclusione della riforma territoriale e dei comuni.

Il 1° gennaio 2013 entrerà in vigore il nuovo diritto federale in materia di protezione dei minori e degli adulti. Entro questa data, i Cantoni dovranno aver adeguato la loro legislazione e creato la necessaria organizzazione delle autorità. Con la revisione del Codice civile, la Confederazione mira a una professionalizzazione nel settore delle tutele, poiché i mutamenti sociali portano a problemi e sfide complessi. Al centro vi è la creazione di un'autorità specializzata interdisciplinare (autorità di protezione dei minori e degli adulti), allo scopo di poter meglio far fronte ai requisiti crescenti.

Nuova organizzazione delle autorità nel Cantone
A seguito delle direttive cogenti del diritto federale, nel Cantone dei Grigioni deve essere costituita una nuova organizzazione delle autorità. Nonostante le aggregazioni cui si è assistito in passato, le autorità tutorie esistenti non riescono a soddisfare i nuovi requisiti posti dal diritto federale . Inoltre, il comprensorio delle attuali 17 autorità tutorie è troppo piccolo. Il Governo propone perciò di creare un'autorità cantonale di protezione dei minori e degli adulti con tre sedi distaccate. Con queste strutture decentralizzate e prossime al cittadino, il Cantone può sia creare impieghi interessanti nelle regioni, sia soddisfare i requisiti posti dal diritto federale. I membri dell'autorità saranno in primo luogo specialisti assunti a tempo pieno o a titolo principale delle tre discipline fondamentali del diritto in materia di protezione dei minori e degli adulti (diritto, assistenza sociale e pedagogia/psicologia). Altre discipline importanti, quali medicina/psichiatria/geriatria e settore fiduciario/gestione patrimoniale potranno essere coperti con impieghi a titolo accessorio. L'autorità cantonale di protezione dei minori e degli adulti, che disporrà di un'organizzazione decentralizzata, sarà sostenuta da un proprio segretariato, che si occuperà principalmente di compiti nei settori degli accertamenti giuridici e della consulenza, del revisorato e dell'amministrazione.

Nel corso della ristrutturazione dei vari livelli delle autorità vanno riorganizzati anche gli attuali uffici dei tutori d'ufficio (in futuro uffici dei curatori professionali), che dovranno anche in futuro essere ancorati nelle regioni. Affinché gli uffici possano avere una grandezza adeguata, vanno loro assegnati ulteriori compiti. Oltre alla gestione professionale dei mandati, dovranno essere competenti per gli accertamenti sociali e per il reclutamento, la consulenza e il sostegno a curatori privati. In questo modo, nelle regioni non solo vengono conservati posti di lavoro, bensì ne vengono creati di nuovi. Siccome l'attribuzione dei compiti deve avvenire sulla base delle strutture esistenti, quale soluzione transitoria la responsabilità per la gestione degli uffici dei curatori professionali viene delegata alle corporazioni regionali. Queste ultime devono in particolare nominare il personale e mettere a disposizione l'infrastruttura necessaria. Il Governo prevede di affidare il compito alle regioni, nel quadro della riforma territoriale e dei comuni.

Il Cantone finanzia la nuova autorità di protezione dei minori e degli adulti
A seguito dello spostamento di compiti dai circoli al Cantone, quest'ultimo sosterrà in futuro le spese per l'autorità di protezione dei minori e degli adulti. I costi supplementari ammontano a quasi cinque milioni all'anno. Come finora, i comuni finanzieranno gli uffici dei curatori professionali. Siccome l'aumento dei costi dovuto agli uffici dei curatori professionali corrisponde approssimativamente allo sgravio finanziario a seguito dell'eliminazione del finanziamento delle autorità tutorie, per i comuni l'attuazione del diritto in materia di protezione dei minori e degli adulti dovrebbe risultare neutro dal profilo dei costi.

Il diritto tutorio vigente è rimasto pressoché invariato dalla sua entrata in vigore nel 1912. Una revisione del diritto tutorio si è resa inevitabile a seguito dei cambiamenti sociali, economici e giuridici, nonché delle mutate esigenze.

Il termine per prendere posizione in merito al progetto di legge scade l'8 luglio 2011. La documentazione può essere scaricata dal sito web del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, su www.djsg.gr.ch.


Persona di riferimento:
- Consigliera di Stato Barbara Janom Steiner, Direttrice del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, tel. 081 257 25 01


Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni
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