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La caccia alta di quest'anno è stata caratterizzata da un numero elevato di cervi e di caprioli abbattuti e da un buon risultato nella caccia al camoscio. Ciononostante una caccia speciale al cervo è necessaria in tutte le regioni, mentre per quanto riguarda il capriolo una caccia speciale si rende necessaria solo in circa la metà delle regioni. Solo in questo modo sarà possibile raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti nel piano degli abbattimenti e la riduzione dell'effettivo di cervi a cui si mira in diverse regioni.

Condizioni favorevoli per una buona caccia alta
Elevati effettivi di cervi e di caprioli, una vegetazione che a quote più elevate ha rapidamente assunto contorni autunnali, buone condizioni atmosferiche per la caccia con temperature fresche nonché frequenti piogge e nevicate sono stati i fattori determinanti che hanno portato a un effettivo elevato di animali abbattuti durante la caccia alta.
Complessivamente i cacciatori grigionesi hanno abbattuto cervi, caprioli, camosci e cinghiali per un ammontare di 11548 capi. Hanno partecipato alla caccia alta grigionese 5532 cacciatori, di cui 230 donne.

Numero considerevole di cervi abbattuti durante la caccia alta

Durante la tradizionale caccia alta di settembre, con l'abbattimento di 4838 cervi è stato ottenuto un risultato record. L'elevato effettivo di cervi, la buona partecipazione dei cacciatori grigionesi e buone condizioni per la caccia hanno contribuito al raggiungimento di tale risultato. Il passaggio a una vegetazione autunnale che ha avuto inizio precocemente a quote elevate e le basse temperature del mese di settembre con ripetute nevicate hanno spinto di frequente i cervi a recarsi nei pascoli di guaime situati a quote più basse e quindi a lasciare le zone di protezione della selvaggina.
Con un risultato record di 2871 maschi e 1967 femmine abbattuti, la ripartizione dei sessi non è equilibrata. Il numero degli effettivi di cervo viene tuttavia regolato in primo luogo attraverso l'abbattimento delle femmine.

Il numero di caprioli abbattuti è il secondo più elevato mai registrato
Con 3706 capi abbattuti, il risultato della caccia al capriolo è stato nettamente superiore alla media pluriennale. Ciò rispecchia la buona situazione degli effettivi anche per questa specie. Per quanto concerne la ripartizione dei sessi, il numero dei capi abbattuti durante la caccia alta presenta una disparità anche per questa specie di selvaggina.

Buona caccia al camoscio
Con 2989 camosci, è stato raggiunto un buon numero di capi abbattuti. Quest'ultimo si colloca ai livelli auspicati. La densità di effettivi di camoscio è molto diversa da regione a regione. In alcune regioni del Cantone è stata registrata nuovamente una diffusione epizootica della cecità del camoscio.

   Totale maschi  femmine  rapporto maschi/femmine 
 Cervo  4838 (3502)  2871 (2027)  1967 (1475)  1 : 0.69 (0.73)
 Capriolo  3706 (3384)  2214 (1978)  1492 (1406)  1 : 0.67 (0.71)
Camoscio  2989 (3023)  1487 (1492)  1502 (1531)  1 : 1.01 (1.03)
 Cinghiale  15 (8)  6 (4)   9 (4)  
         
 Totale ungulati  11548 (9917)      


Caccia speciale indispensabile nonostante l'elevato numero dei capi abbattuti durante la caccia alta
A causa degli inverni miti degli ultimi anni, gli effettivi di cervo sono molto elevati, in particolare nel Grigioni settentrionale e centrale e in Surselva. Questi ultimi sono corresponsabili per la situazione in parte negativa relativa al ringiovanimento dei boschi e per i danni causati dalla selvaggina a ciò correlati, segnatamente nel bosco di protezione.
Il piano degli abbattimenti di quest'anno risulta nettamente superiore rispetto agli ultimi anni. Con il numero di capi abbattuti durante la caccia alta, il piano degli abbattimenti è stato superato per i cervi maschi, mentre non è stato raggiunto per le femmine. Inoltre nelle regioni menzionate si mira a ridurre l'effettivo di cervi intervenendo maggiormente sulle femmine. Solo in questo modo sarà possibile ottenere una riduzione duratura dell'effettivo. Al fine di perseguire questo obiettivo, in quasi tutte le regioni si rende necessario svolgere una caccia speciale, nonostante l'effettivo elevato di animali abbattuti.

Una caccia speciale al capriolo è necessaria in circa la metà delle regioni. Per il capriolo, gli interventi ancora necessari si concentrano soprattutto su correzioni di una caccia non equili-brata per quanto riguarda il rapporto tra maschi e femmine nonché animali giovani abbattuti, al fine di raggiungere una ripartizione dell'età e dei sessi possibilmente adeguata alla specie. Grazie all'intervento nel tardo autunno è però possibile ridurre anche la quota di selvaggina perita (1200 caprioli) che continua a essere elevata.

La caccia speciale ha lo scopo di adeguare gli attuali effettivi elevati di cervi e caprioli alle dimore invernali e allo stesso tempo di evitare un peggioramento delle condizioni fisiche degli animali.
Sono indicate misure particolari a causa dei casi di tubercolosi constatati recentemente nel Vorarlberg tra bovini e cervi. Pertanto, durante la caccia speciale verrà esaminata la presenza di tubercolosi in tutti i cervi di più di un anno della Prettigovia e dell'Engadina Bassa. Finora non sono stati registrati casi positivi nella selvaggina abbattuta in Svizzera.

Per la caccia speciale si sono annunciati 3406 (anno precedente 3078) cacciatori, il numero più alto mai registrato. Adeguando gli effettivi di selvaggina alle loro dimore invernali, questi cacciatori svolgono un importante compito.

Allegati:
- Piano della caccia autunnale (caccia speciale) cervo 2017
- Piano della caccia autunnale (caccia speciale) capriolo 2017
- Tabella dei risultati della caccia alta 2017


Persona di riferimento:

Dr. Georg Brosi, capo dell'Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni, tel. 081 257 38 92, e-mail Georg.Brosi@ajf.gr.ch


Organo: Ufficio per la caccia e la pesca
Fonte: it Ufficio per la caccia e la pesca
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