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Il Governo ha licenziato il messaggio relativo alla revisione parziale della legge sulle imposte comunali e di culto a destinazione del Gran Consiglio. A titolo di novità i comuni avranno la possibilità di riscuotere una tassa di alloggio invece della tassa per ospiti.

Allo scopo di finanziare lo sviluppo del turismo, praticamente tutti i comuni riscuotono una tassa di soggiorno o una tassa per ospiti. La tassazione degli ospiti in base al numero di pernottamenti è ritenuta difficilmente verificabile e non più al passo con i tempi. Per tale ragione i proprietari di immobili di vacanza oggi versano forfetarie correlate ad esempio al numero di camere. Al fine di semplificare il finanziamento del turismo anche per gli alloggiatori e di eliminare scappatoie, il Governo propone di passare generalmente dalla frequenza alla capacità. In termini concreti ciò significa che la tassa non dipende più dai singoli pernottamenti degli ospiti. Essa sarà calcolata piuttosto in base al numero di camere (alberghi) o ai metri quadrati di superficie abitabile netta (immobili di vacanza). La nuova tassa sarà configurata come tassa di alloggio. Essa rappresenterà un'alternativa all'odierna tassa per ospiti. I soggetti di questa tassa sono gli alloggiatori e i proprietari occupanti e non più gli ospiti.

I comuni decidono autonomamente riguardo all'introduzione
La legge cantonale sulle imposte comunali e di culto disciplina solamente i principi della tassa di alloggio. Se un comune intende passare a questa nuova tassa, esso deve disciplinare i dettagli all'interno della legge turistica comunale, com'è il caso già oggi per la tassa per ospiti. I comuni sono tuttavia liberi di mantenere l'odierna tassa per ospiti e di non introdurre la tassa di alloggio.
Le entrate derivanti dalla tassa di alloggio devono essere utilizzate per finanziare spese nell'interesse dei contribuenti. Al fine di garantire ciò, i comuni e le organizzazioni turistiche saranno tenute a rendere pubblico l'utilizzo dei fondi. Ciò favorisce la trasparenza senza che i comuni siano obbligati a fare qualcosa di diverso da quanto sarebbero tenuti a fare già oggi e in parte anche fanno secondo quanto previsto dalla legge. Vi si aggiunge che l'obbligo di rendere pubblico l'utilizzo dei fondi rappresenta una misura che crea fiducia proprio anche dal punto di vista dei proprietari di abitazioni secondarie.
L'odierna tassa di promozione turistica riscossa in diversi comuni da aziende che beneficiano del turismo non è interessata dalla nuova tassa. In aggiunta alla tassa di alloggio, i comuni potranno pertanto continuare a riscuotere la tassa di promozione turistica anche in futuro.

Il Gran Consiglio discuterà il progetto nella sessione di febbraio 2018.

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Persone di riferimento:
- Presidente del Governo Barbara Janom Steiner, direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni, tel. 081 257 32 01, e-mail Barbara.Janom@dfg.gr.ch
- Dr. iur. Toni Hess, capo del Servizio giuridico dell'Amministrazione delle imposte, tel. 081 257 33 26, e-mail Toni.Hess@stv.gr.ch


Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni
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