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La Commissione di giustizia e sicurezza del Gran Consiglio (CGSic) ha discusso in via preliminare i messaggi del Governo in merito alla revisione parziale della legge sulla polizia, all'attuazione della revisione della legge federale sulle multe disciplinari e alla disdetta dell'adesione al Concordato sulle prestazioni di sicurezza effettuate da privati (CPSP). Tutti i progetti sono stati sostenuti dalla Commissione e verranno trattati nella sessione di agosto 2018 del Gran Consiglio.

Revisione parziale della legge sulla polizia
Il dibattito relativo all'affare è stato condotto dal presidente della Commissione, il granconsigliere Reto Crameri, e vi ha partecipato anche il Consigliere di Stato Christian Rathgeb. Le esperienze maturate dall'entrata in vigore del Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007, diversi interventi parlamentari (in particolare gli incarichi Augustin e Felix) e le evidenze raccolte grazie al rapporto sulla polizia 2015plus richiedono una revisione parziale della legge sulla polizia. Per la Commissione la necessità di una revisione era fuori discussione, motivo per cui ha deciso all'unanimità di entrare nel merito del progetto. Per la maggioranza della Commissione risulta incontestato anche l'obiettivo del progetto, ossia la creazione di basi legali formali chiare per quanto concerne le misure di sorveglianza preventive mascherate, le quali vengono viste quale strumento di pubblica sicurezza al fine di poter far fronte a pericoli per la sicurezza e l'ordine pubblico prima di avviare procedure d'indagine di carattere penale.
Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha proceduto ad alcune correzioni nel disegno di legge. Invece di seguire la proposta del Governo di istituire il tribunale amministrativo quale autorità di approvazione per determinate misure di sorveglianza preventive, una notevole maggioranza della Commissione ha proposto di affidare questo compito al giudice cantonale dei provvedimenti coercitivi. Secondo la maggioranza della Commissione, il giudice cantonale dei provvedimenti coercitivi, competente anche per misure di sorveglianza analoghe previste dal diritto processuale penale, risulta più idoneo a esprimere una valutazione dal punto di vista tecnico rispetto al tribunale amministrativo. Una minoranza della Commissione respinge la creazione della possibilità di sorveglianza degli spazi pubblici con identificazione delle persone. Contrariamente al messaggio, una maggioranza della Commissione propone l'introduzione di un divieto di coprirsi il volto in pubblico. Viene accolto con grande favore l'espresso impegno a favore della collaborazione tra Polizia cantonale e comuni. La Commissione si è espressa all'unanimità anche a favore della regolamentazione prevista nel progetto legislativo relativa all'acquisizione di informazioni e alla sorveglianza riferite a un intervento (impiego di droni e bodycam).
La CGSic chiede al Gran Consiglio di approvare la revisione parziale della legge sulla polizia.

Attuazione della revisione della legge federale sulle multe disciplinari

La CGSic ha discusso in via preliminare il messaggio del Governo relativo all'attuazione della revisione della legge federale sulle multe disciplinari. Alla seduta ha partecipato anche il Consigliere di Stato Christian Rathgeb. Con la revisione della legge sulle multe disciplinari nel 2016, la Confederazione ha esteso l'applicazione della procedura di multa disciplinare semplice e poco burocratica ad altre leggi. Il Cantone deve designare le autorità e gli organi competenti per tali fattispecie. Per la Commissione l'entrata nel merito del progetto rimane fuori discussione, così come l'assegnazione delle competenze legislative ai comuni per lo svolgimento delle procedure di multa disciplinare, come proposto dal Governo. Tale revisione interessa diverse leggi, le quali devono essere adeguate (legge d'applicazione del Codice di diritto processuale penale svizzero, legge sanitaria, legge sulla protezione dell'ambiente, legge forestale).
La CGSic chiede al Gran Consiglio di approvare la legge relativa all'attuazione della revisione parziale della legge federale sulle multe disciplinari.

Disdetta dell'adesione al Concordato sulle prestazioni di sicurezza effettuate da privati (CPSP)

Quale terzo affare la CGSic ha discusso in via preliminare il messaggio del Governo relativo alla disdetta dell'adesione al Concordato sulle prestazioni di sicurezza effettuate da privati (CPSP), sempre in presenza del Consigliere di Stato Christian Rathgeb. La Commissione è entrata unanime nel merito del progetto. Essa condivide all'unanimità l'opinione del Governo secondo cui un onere finanziario supplementare e un peggioramento della posizione sul mercato delle società di sicurezza e degli impiegati di sicurezza grigionesi rispetto a operatori di servizi privati di sicurezza provenienti da Cantoni che non aderiscono al CPSP escludono un'ulteriore adesione al CPSP. La Commissione accoglie all'unanimità il fatto che il Cantone dei Grigioni, a seguito dell'uscita dalla CPSP, abbia riacquistato la competenza di intervenire a livello legislativo nel settore delle prestazioni di sicurezza effettuate da privati, se lo ritiene necessario.
La CGSic chiede al Gran Consiglio di disdire l'adesione al Concordato sulle prestazioni di sicurezza effettuate da privati e al Governo di fornire la relativa autorizzazione.


Persona di riferimento:
Reto Crameri, presidente della Commissione di giustizia e sicurezza del Gran Consiglio, tel. 079 727 15 68


Organo: Segreteria del Gran Consiglio
Fonte: it Segreteria del Gran Consiglio
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