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La caccia speciale 2020 nel Cantone dei Grigioni deve concludersi prima del previsto. Ciò è dovuto al fatto che in alcune regioni è caduta così tanta neve che non è più possibile continuare la caccia per considerazioni legate sia alla biologia faunistica, sia alla sicurezza delle cacciatrici e dei cacciatori. A seguito dei provvedimenti anti COVID-19 più severi emanati dalla Confederazione occorre anche rinunciare alla caccia speciale a quote più basse.

In molte parti dei Grigioni le nevicate delle ultime settimane sono state talmente copiose che la selvaggina è fortemente limitata nei suoi movimenti. Una caccia intensa al cervo e al capriolo rappresenterebbe una forte sollecitazione per il bilancio energetico degli animali. Per quanto possibile si vuole evitare che ciò avvenga. Per questa ragione si rinuncia a svolgere la caccia speciale in queste regioni. Venerdì scorso il Consiglio federale ha inoltre deciso che a partire del 12 dicembre 2020 le manifestazioni pubbliche sono vietate. Secondo la sezione specialistica competente per la caccia dell'Ufficio federale dell'ambiente e la Conferenza dei servizi della caccia e della pesca, la caccia di gruppo e la caccia speciale organizzata dai servizi cantonali sono considerate delle "manifestazioni pubbliche". Di conseguenza queste devono essere annullate.

Il numero degli abbattimenti auspicato è stato quasi raggiunto
Nonostante le condizioni meteorologiche difficili durante la caccia nei mesi di novembre e di dicembre, anche quest'anno le cacciatrici e i cacciatori grigionesi hanno contribuito in modo decisivo a raggiungere il numero di abbattimenti auspicato. Sono stati abbattuti circa 5500 cervi, il che è in linea con il numero di 5560 cervi previsto dal piano degli abbattimenti. Invece non è stato possibile raggiungere la quota auspicata di femmine tra gli animali abbattuti, che era stata fissata al 50 per cento. Le cifre esatte verranno rese note in un secondo momento.

Singoli abbattimenti da parte degli organi di vigilanza della caccia
Se possibile, nelle regioni con il maggior numero di conflitti tra bosco e selvaggina gli organi di vigilanza della caccia procederanno a singoli abbattimenti. L'obiettivo di tale misura è cercare di contenere i danni provocati dalla selvaggina ai boschi di protezione particolarmente a rischio e di correggere ancora in una certa misura il rapporto tra i sessi degli animali abbattuti. Questi interventi sono previsti soprattutto in Prettigovia, nella Bündner Herrschaft, nella Valle grigione del Reno, in Domigliasca e in certe aree della Surselva.


Persona di riferimento:
Dr. Adrian Arquint, capo dell'Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni, tel. +41 81 257 38 92, e-mail Adrian.Arquint@ajf.gr.ch


Organo: Ufficio per la caccia e la pesca
Fonte: it Ufficio per la caccia e la pesca

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