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La Commissione della gestione (CdG) del Gran Consiglio ha esaminato i rimproveri mossi alle autorità coinvolte nel rinvio forzato di una famiglia curda siriana alla metà di luglio 2010. L'indagine non ha portato alla luce fatti in grado di confermare i rimproveri.

L'associazione Miteinander Valzeina, Amnesty International e dei detenuti del Penitenziario Sennhof avevano mosso gravi rimproveri all'Ufficio per questioni di polizia e di diritto civile e alla Polizia cantonale dei Grigioni, in relazione alle modalità d'esecuzione del rinvio forzato della famiglia siriana a metà luglio di quest'anno. Alle autorità coinvolte si rimproverava la violazione della Convenzione sui diritti del fanciullo e della Convenzione contro la tortura, l'infrazione a prescrizioni legali vincolanti, come ad esempio la legislazione sugli stranieri, sull'asilo e sull'impiego della coercizione, nonché l'inosservanza del principio di proporzionalità. Il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, competente in materia, ha fatto verificare questi rimproveri dal Dr. Andrea Cantieni, esperto esterno. Nel suo rapporto, il perito è giunto alla conclusione che i rimproveri sono infondati. I risultati della verifica sono stati presentati al pubblico nel corso di una conferenza stampa. Nell'ambito dei suoi compiti di vigilanza legale sull'amministrazione, in seguito anche la CdG, tramite la sua sottocommissione DGSS, ha fatto verificare la situazione e la veridicità dei rimproveri e ha richiesto un rapporto sui risultati della verifica.
 
Il Dipartimento ha dato alla sottocommissione la possibilità di visionare atti e immagini delle telecamere di sorveglianza. Per chiarire ulteriori domande, si sono messi a disposizione della sottocommissione anche la Direttrice del Dipartimento Barbara Janom Steiner e ulteriori collaboratori dell'Amministrazione. La sottocommissione ha esaminato tutti i rimproveri e ne ha valutato la veridicità e la consistenza sulla base delle prove disponibili. L'esame e la valutazione di tutte le prove escludono il ricorso ad atti illeciti da parte delle autorità. Non è stato possibile trovare conferme, indicazioni o indizi a sostegno dei rimproveri. Al contrario, singole contestazioni sono addirittura risultate evidentemente sbagliate. La CdG considera legittimi, proporzionati e corretti sotto tutti gli aspetti il comportamento e la procedura adottati delle autorità. Non si può rimproverare i membri delle autorità perché hanno agito con coerenza nello svolgimento del proprio compito legale.


Persona di riferimento:
Jakob Barandun, Presidente della sottocommissione DGSS della CdG; tel. 079 290 60 00


Organo: Commissione della gestione del Gran Consiglio
Fonte: it Commissione della gestione del Gran Consiglio
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