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La Commissione strategica e di politica statale chiede al Gran Consiglio di approvare la revisione totale della legge sui comuni. Questo progetto verrà discusso in Gran Consiglio nella sessione di ottobre 2017.

Nel corso di tre sedute la Commissione strategica e di politica statale del Gran Consiglio ha discusso in via preliminare il messaggio del Governo relativo alla revisione totale della legge sui comuni. La discussione è stata guidata dal presidente della Commissione Tarzisius Caviezel (Davos Clavadel), in presenza della Presidente del Governo Barbara Janom Steiner in veste di direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni.

La vigente legge sui comuni risale al 1974 e si è dimostrata valida. Oggi però bisogna tenere conto delle varie revisioni parziali avvenute in passato e delle mutate condizioni economiche, sociali e organizzative e adeguare la legge alla prassi odierna nel quadro di una revisione totale. Anche in futuro la legge sui comuni dovrà costituire un atto normativo quadro per l'organizzazione dei comuni finalizzata all'adempimento dei loro compiti. Il progetto legislativo snellito contiene soltanto le disposizioni legislative che devono imperativamente essere uniformi per tutti i comuni. La nuova legge sui comuni tiene conto dell'elevato grado di autonomia di cui godono i comuni. La Commissione ha accolto con favore il fatto che il progetto lasci ai comuni un margine di organizzazione il più ampio possibile per la ricerca di soluzioni proprie.
La netta maggioranza della Commissione sostiene la proposta del Governo. Hanno incontrato ampio consenso la possibilità concessa ai comuni di svolgere votazioni consultive nonché la regolamentazione delle aggregazioni di comuni che si limita all'essenziale. Inoltre, la Commissione si è espressa a favore del fatto che non sia più possibile formare nuove frazioni quali enti indipendenti e che la regolamentazione attuale relativa alla dimensione del municipio venga mantenuta. Riguardo a singoli punti del progetto si sono avute opinioni discordanti. La maggioranza della Commissione chiede ad esempio che la competenza di escludere il pubblico da assemblee comunali debba spettare ai comuni. La Commissione non è riuscita a trovare un accordo nemmeno per quanto riguarda il patrimonio di congodimento dei comuni. Il patrimonio di congodimento è costituito da parti del territorio comunale (alpe, pascolo comunitario, pascolo, bosco, ecc.) che possono essere utilizzate dagli abitanti, come ad esempio da un agricoltore che porta il proprio bestiame all'alpe per l'estivazione. Il Governo vorrebbe limitare il diritto all'utilizzazione di questo patrimonio di congodimento ai cittadini svizzeri. La maggioranza della Commissione vuole invece che tutti gli abitanti del comune possano beneficiare di tale diritto. In questo settore, i comuni dovrebbero però anche essere autorizzati a emanare regolamentazioni adeguate. Per quanto riguarda il patrimonio di congodimento, la grande maggioranza della Commissione desidera che venga mantenuta la regolamentazione attuale. La nuova legge sui comuni entrerà in vigore presumibilmente il 1° luglio 2018. I comuni che dovranno adeguare la propria organizzazione avranno tempo fino alla fine del 2019 risp. del 2022.

La Commissione chiede al Gran Consiglio di approvare la revisione totale della legge sui comuni.


Persona di riferimento:
Tarzisius Caviezel (Davos Clavadel), Presidente della Commissione strategica e di politica statale, tel. 079 610 23 70


Organo: Commissione strategica e di politica statale
Fonte: it Commissione strategica e di politica statale
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