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Secondo il Governo, la riduzione dei membri del municipio del Comune di Lumnezia da nove a cinque al momento attuale non è legittima. Contro tale riduzione vi è il contratto di fusione del 2012, che non può essere disatteso dopo così poco tempo.

Il 1° gennaio 2013 gli otto Comuni di Cumbel, Degen, Lumbrein, Morissen, Suraua, Vella, Vignogn e Vrin si sono uniti formando il nuovo Comune di Lumnezia. Il contratto di fusione del 25 maggio 2012, approvato a chiara maggioranza con 475 voti favorevoli e 66 contrari, disciplina la composizione del municipio. Esso deve essere quindi composto da nove membri (un rappresentante per ognuno degli otto ex Comuni nonché un sindaco). Durante il processo di fusione, la composizione del municipio è stata oggetto di discussione e deliberazione approfondite. Nel contratto di fusione non è stato stabilito il limite di validità di tale garanzia del seggio per i Comuni aggregati. Di conseguenza, al momento della votazione, gli aventi diritto di voto di ogni Comune potevano partire dal presupposto che in futuro e presumibilmente per un lungo periodo un "loro" rappresentante sarebbe entrato a far parte del municipio.

La valutazione dell'efficienza del municipio nonché il fatto che già durante la prima elezione non tutti i Comuni avevano potuto proporre un candidato, sono stati due elementi che hanno spinto il municipio di Lumnezia a procedere a una relativa correzione. Il 28 febbraio 2016 gli aventi diritto di voto hanno approvato la modifica costituzionale con 671 voti favorevoli e 198 contrari. Già in quel momento il Comune era a conoscenza dei dubbi del Cantone a livello giuridico.

Motivazione del Governo
Nel diritto grigionese non esiste nessuna regolamentazione legislativa che indichi il periodo minimo dopo il quale è possibile divergere dall'accordo contrattuale, vale a dire dalla nomina garantita di un rappresentante del proprio Comune. Diversi contratti di fusione limitano tali disposizioni a uno o due periodi di carica (ad es. Cazis, Grüsch, Landquart, Safiental, Albula/Alvra, Domleschg) o prevedono regolamentazioni che determinano a quali condizioni l'accordo contrattuale può essere modificato (ad es. Arosa). Se non vi è nessuna regolamentazione, nel quadro di una valutazione del singolo caso va fatto riferimento alle condizioni concrete e all'importanza fondamentale di una disposizione.

Nel diritto pubblico vige la regola secondo cui i contratti devono essere in linea di principio rispettati. Un adeguamento dei diritti e dei doveri contrattuali alle mutate condizioni è quindi possibile se dall'entrata in vigore le condizioni che per il contratto sono state di importanza decisiva sono cambiate in modo determinante, duraturo e imprevedibile e se il mantenimento della regolamentazione concordata non è accettabile e quindi rappresenterebbe un abuso di diritto. Se questo non è il caso, gli aventi diritto di voto degli ex Comuni possono partire dal presupposto che non si procederà a una modifica delle disposizioni contrattuali.

Nel caso concreto il Governo ritiene che le condizioni non siano così cambiate da rendere possibile oggi una modifica delle disposizioni del contratto di fusione. Alla continuità di questi accordi stabiliti allora va attribuito un peso maggiore rispetto alla gestione indubbiamente più semplice del Comune con soli cinque municipali.


Persona di riferimento:
Consigliera di Stato Barbara Janom Steiner, direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni, tel. 081 257 32 01, e-mail: Barbara.Janom@dfg.gr.ch  


Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni
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